Chi siamo

Tools for Culture è una nonprofit fondata nel 2010 e attiva nel campo della ricerca, assistenza,
consulenza e formazione in economia, gestione e politica dell’arte e della cultura. Contribuiamo a costruire progetti e analisi, con lo scopo di estrarre il valore delle risorse creative e culturali per rafforzarne e consolidarne l’impatto sulla qualità della vita urbana e territoriale.

Il nostro gruppo di lavoro è formato da professioniste e professionisti con molteplici competenze ed esperienze, che lavorano insieme per combinare metodi e strumenti secondo il profilo specifico di ogni progetto: adottiamo un approccio multidisciplinare per affrontare la complessità del sistema e delle istituzioni culturali del nuovo paradigma economico e sociale.

Domenica Moscato

progettista culturale

Federica Antonucci, PhD

economista della cultura

Dottoressa di ricerca in Architettura è ora ricercatrice postdoc presso il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università Bicocca, dove fa ricerca sulle pratiche di produzione e consumo culturale e la creazione di nuovi spazi pubblici digitali. Si occupa di studiare l’innovazione sociale e culturale con uno sguardo ampio che parte dalle comunità dal basso e arriva ai processi di policy making. Federica è anche consulente e ricercatrice presso KEA European Affairs.

Margherita Fresa, MSc

storica dell’arte

È nata a Napoli e questa città è stata solo il primo dei molti luoghi che negli anni ha chiamato casa. Laureata in Storia dell’arte contemporanea a Venezia, ha frequentato un master in economia e management per l’arte e la cultura a Roma e oggi si occupa di progettazione culturale. Guarda con curiosità alle forme del mondo contemporaneo e crede sia importante interpretare il presente per poter tracciare le strategie culturali del futuro, accorciando sempre di più la distanza tra l’arte e le persone.

Valeria Morea, PhD

economista della cultura

È ricercatrice postdoc a Venezia, dove studia il ruolo socioeconomico delle pratiche culturali e artistiche grassroots. La sua ricerca unisce la questione del valore di arte e della cultura con la questione urbana, ponendosi in maniera interdisciplinare tra l’economia della cultura, l’economia sociale e la geografia culturale. A Rotterdam, ha insegnato economia della cultura, geografia economica della creatività, management e marketing delle arti.

Paolo Pelino, BSc

commercialista e revisore dei conti

È dottore commercialista di giorno, musicista e bridgista di notte. Cerca costantemente di conciliare le esigenze concrete della vita, come ad esempio lavorare, con quelle finalizzate all’evoluzione dello spirito e della mente. Ha frequentato spesso Bruxelles per apprendere direttamente alla fonte i segreti per meglio utilizzare i fondi comunitari destinati alla cultura. Somiglia a un caterpillar: se parte non lo fermi più.

Michele Trimarchi, PhD

economista della cultura

Ha studiato diritto, economia e musica. Insegna Economia della Cultura, progetta strategie per l’arte e la cultura affrontando le questioni di fondo al di fuori dei format convenzionali. Crede nelle sinergie intergenerazionali, è convinto che la cultura – come tutte le cose ‘inutili’ – sia indispensabile. Appassionato d’opera, ascolta (e canta) Mozart, legge Jane Austen e Tomasi di Lampedusa, si comporta come Forrest Gump.